Dematerializzazione dei registi vitivinicoli: I workflow e i processi automatici sono legali?

Giovedì, 10 Novembre 2016 06:40 Scritto da

Chi ha avuto modo di testare i principali prodotti software per la gestione della dematerializzazione dei registri vitivinicoli avrà notato che quasi tutti i principali produttori di software hanno sviluppato un sistema che semplifica e velocizza la tenuta delle registrazioni. Tipicamente questo sistema viene chiamato “WorkFlow” o “Processo”.

Dematerializzazione dei registri vitivinicoli e workflow Dematerializzazione dei registri vitivinicoli e workflow


In estrema sintesi, attraverso queste funzionalità il software è in grado di partire da una registrazione e di costruire a cascata tutte le registrazioni successive oppure, all’inverso, di partire da una registrazione finale e ricostruire tutte le registrazioni precedenti.

Ma la gestione dei registri vitivinicoli in questa modalità è realmente legale?

Per rispondere alla domanda dobbiamo prendere in considerazione i due aspetti principali legati alla dematerializzazione: i termini di registrazione (inteso come termini temporali) e la veridicità dei dati. Se questi aspetti vengono rispettati allora l’utilizzo è legale.

Facciamo un esempio

Se conferisco in cantina 1000 kg di uva destinata alla produzione di Franciacorta, il processo di workflow genererà a cascata tutte le registrazioni che mi porteranno fino all’imbottigliamento. Queste operazioni non possono ancora essere state realmente effettuate ma il sistema provvede comunque a inserirle nel software. Cosa succede in caso di controllo? Sono in regola?

La risposta alla domanda è quindi SI, a patto che siano osservate alcune regole.



Punto A: Fanno fede esclusivamente i dati inviati e accettati dal SIAN. Questo significa che ogni operazione inserita nel software ma che non è ancora stata inviata non è rilevante. Voi potete scrivere di tutto e di più nel vostro applicativo ma finché non avete inviato i dati siete liberi di modificarli. Se il workflow li crea è importante che non li invii prima del tempo.
Punto B: I software aiutano e generano in automatico delle registrazioni, è vostro compito monitorare che realmente i dati calcolati sia veritieri o che rispetto a quanto era stato proposto in fase di prima registrazione non abbiano subito delle variazioni considerevoli durante le reali fasi vinificazione. Ad esempio, uno sversamento improvviso di liquido al di fuori dei vasi vinari potrebbe aver inficiato la realtà
Punto C: Attenzione alla gestione dei workflow inversi. I termini per la registrazione delle operazioni è di 30 giorni (utilizzando questi software). Questi processi di workflow potrebbero gestire periodi di tempo maggiori ai 30 giorni e voi incorrereste in una sanzione per il ritardo nell’invio dei dati.

I workflow sono quindi un sistema che semplifica il lavoro a condizione che vengano utilizzati con attenzione dall’utente.

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